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All’Ospedale Bellaria, al via le prime procedure di impianto per la neurostimolazione

Pubblicato il 17/02/2023 - Redattore Di Battista Ilaria Maria
Grazie a queste procedure interventistiche mininvasive che consentono una modulazione del sistema nervoso si potrà ridurre la percezione del dolore cronico in pazienti con patologie per cui altre metodiche sono risultate finora inefficaci

Al via nuove opportunità di trattamento rivolte ai pazienti cronici seguiti presso il Centro di Terapia del dolore dell’Ospedale Bellaria. Si tratta di procedure interventistiche mininvasive che, grazie alla modulazione del sistema nervoso, potranno ridurre la percezione del dolore cronico in pazienti con patologie per cui altre metodiche sono risultate finora inefficaci.

In particolare, questo trattamento potrà essere efficace per ridurre il dolore che permane in pazienti che hanno eseguito interventi chirurgici alla colonna vertebrale o che soffrono di lombosciatalgia persistente causata da stenosi vertebrale, ma offrirà un’opportunità di cura in più anche per i pazienti con patologie vascolari dolorose come l’ischemia degli arti inferiori (non trattabile chirurgicamente), la neuropatia diabetica o l’algodistrofia. L’obiettivo del trattamento chirurgico è la riduzione del dolore cronico e, con esso, il miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Potenzialmente a trarre vantaggio da queste nuove procedure mininvasive potrebbe essere un numero elevato di persone; sebbene da un’analisi del Centro di Terapia del Dolore del Bellaria i bolognesi candidabili a questo nuovo trattamento dovrebbero essere circa 40-50 pazienti ogni anno.

La procedura, offerta per la prima volta anche ai cittadini del territorio bolognese, consiste in veri e propri interventi chirurgici effettuati in anestesia locale e sedazione che prevedono il posizionamento per via percutanea di un sottilissimo dispositivo (elettrocatetere), in uno spazio della colonna vertebrale immediatamente adiacente al midollo spinale o in prossimità di un nervo. L’elettrocatetere viene poi collegato ad un generatore di impulsi, posizionato sotto la cute.

L’effetto terapeutico è infatti ottenuto tramite l’erogazione continua di stimoli elettrici, non percepiti dai pazienti, che portano sia ad una riduzione del dolore che ad una modulazione del sistema nervoso.

La tipologia di stimoli elettrici programmabili può essere differenziata e per i pazienti candidabili a queste procedute, per la prima volta nella Regione Emilia Romagna, è stata scelta una nuova combinazione di stimoli, efficaci sia sul dolore agli arti inferiori che sul dolore lombare.

Il percorso terapeutico che coinvolge il paziente prevede due tempi chirurgici: il primo nel quale gli specialisti del Centro di Terapia del Dolore posizionano l’elettrocatetere vicino al bersaglio, collegato ad uno stimolatore esterno temporaneo; il secondo, dopo circa un mese, nel quale lo stimolatore esterno viene collegato al generatore sottocutaneo in maniera definitiva. Dopo entrambe le procedure il paziente trascorre una notte di ricovero in ospedale.

Questa nuova opportunità terapeutica si affianca alle tradizionali terapie farmacologiche e non farmacologiche, ai trattamenti infiltrativi ecoguidati e radioguidati, alle procedure di termoablazione, neuromodulazione e stimolazione elettrica percutanea eseguite in regime di Day Hospital.

L’esecuzione degli impianti di neurostimolazione permette, dunque, all’Unità operativa di Terapia del dolore dell’Azienda USL di Bologna di diventare uno dei centri di riferimento regionale per questo tipo di attività, fornendo un servizio essenziale per i bolognesi che non dovranno più essere inviati in altri centri per godere dei benefici prodotti da questo tipo di terapia.

Si ricorda infatti che la Terapia del dolore è un diritto dei cittadini, riconosciuto dalla Legge 38 del 15 marzo 2010, ambito in cui si collocano tutte le azioni di potenziamento dell’Azienda USL di Bologna, finalizzate all’accessibilità ai servizi, nonché allo sviluppo di tecniche innovative.