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Scuole e ambulatori di Neuropsichiatria per infanzia e adolescenza più accoglienti e comunicativi, grazie alla Comunicazione Aumentativa Alternativa

Pubblicato il 09/09/2022 - Redattore De Frenza Francesca
Un progetto firmato da Ufficio Scolastico Regionale e Azienda Usl di Bologna

Nel mondo dellascuola, è ampio il numero di bambine e bambini con difficoltà di comunicazione,per patologia – disturbi del neurosviluppo e del linguaggio, perdita di controllo delleemozioni – ma anche per una non completa padronanza della lingua italiana.

A tutti loro èdedicato il progetto di Comunicazione Aumentativa Alternativa, sviluppatodall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna con il CentroTerritoriale di Supporto di Bologna (CTS Bologna) edall’Azienda Usl di Bologna, guidato da un pool di docenti esperti del CTSBologna, assieme a neuropsichiatri, logopedisti e psicologi della NPIA Attivitàterritoriale di Bologna.

Il progetto, cheoggi vede la realizzazione di alcuni strumenticoncreti per le scuole e per l’areaambulatoriale della Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell’AUSL diBologna, ha lavorato su due fronti strategici. Rafforzare le conoscenze el’utilizzo della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) da parte deidocenti e dei tecnici dei servizi, attraverso la realizzazionedi una valigetta degli attrezzi a disposizione sia delle scuole che deglioperatori dell’Azienda Usl di Bologna e, insieme, realizzare unacartellonistica ad hoc per l’area della Neuropsichiatria Infantile edell’Adolescenza, replicabile in tutte le strutture aziendali dedicate a questipiccoli pazienti. Ampliare le conoscenze e l’utilizzo della CAA nelle scuole enei luoghi di vita, compresi i luoghi di cura, risponde, infatti, ai bisognicomunicativi di chi è in difficoltà, creando contesti accessibili ed inclusivi.

Cos’è la CAA

La ComunicazioneAumentativa Alternativa è un insieme di strategie, strumenti e tecniche peroffrire modalità comunicative a chi, per malattia o differenze culturali, hadifficoltà o è addirittura escluso dalla comunicazione tradizionale, verbale,orale, scritta. E’ aumentativa perché propone nuove modalità di comunicazionecon l’utilizzo integrato di linguaggi diversi – visivi, orali, scritti - elavora sul potenziamento delle capacità della persona. E’ alternativa perché,di fatto, costituisce un canale comunicativo diverso da quelli tradizionali.

Pino e il progetto di CAA

Pino è ilpersonaggio di una delle storie della Raccolta in CAA dell’Ufficio ScolasticoRegionale per l’Emilia-Romagna, a cura del CTS Bologna, illustrata dalladocente Lucia Bottazzi. Pino aiuterà adaccogliere i piccoli pazienti e le loro famiglie, sin dal punto di accettazionedella Casa della Salute Porto Saragozza, indicando il percorso verso i diversiservizi della Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza, singolarmentecaratterizzati da 11 cartelli identificativi realizzati utilizzando lasimbologia ARASAAC (pittogrammi descrittivie stilizzati tradotti in più di 23 lingue, utilizzati da professionisti per larealizzazione di agende visive, segnaletica, tabelle e strumenti dicomunicazione) che affiancano la segnaletica tradizionale.

Un totem, grafica apavimento e un tabellone orientativo con tutti i cartelli identificativi,accompagnano ai diversi ambulatori e servizidella Neuropsichiatria, integrando così gli strumenti di ComunicazioneAumentativa Alternativa già presenti nella Casa della Salute Porto Saragozza.

Non si tratta di undebutto per Pino. Lo scorso anno, infatti, Pino è stato il portavoce delprogetto Affrontiamo l'emergenza. Quartaannualità, svolto in collaborazione con l’istituto Comprensivo di Molinellae gli enti del territorio. Obiettivo, trasformare il territorio con l'utilizzodella CAA per promuovere una cultura sempre più inclusiva. Insieme ai bambinisono stati realizzati cartelli per una segnaletica stradale accessibile,tabelle di comunicazione per gli esercizi commerciali e storie in simboli.

Lavaligetta CAA

La valigetta CAA,realizzata da un pool multi professionale, è disponibile online per tutti idocenti e i professionisti che lavorano con i bambini. Contiene materiali diintroduzione e approfondimento alla CAA (riferimenti bibliografici edocumentazione), strumenti concreti e personalizzabili (tabelle, agende,calendari visivi), pronti per l'utilizzo, con lo scopo di supportare nellacomunicazione chi si trova in situazione di difficoltà.

La Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenzadell’Azienda Usl di Bologna

31 ambulatori,aperti 40 ore alla settimana, 10.371 i minori seguiti nel 2021, circa un terzodei quali (3.740) per la prima volta, oltre 115 mila prestazioni.

Sono i macro numeridella Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell’Azienda Usl di Bologna,articolata in 4 unità operative, 2 delle quali a Bologna, che coprono tuttal’area Metropolitana.

Il modellooperativo è caratterizzato dal lavoro in équipe multiprofessionale, in rete coni servizi specialistici dell’Azienda e le istituzioni che, a diverso titolo,interagiscono con i piccoli pazienti. Le équipe integra le diverse competenzetecniche e professionali presenti: neuropsichiatra dell’infanzia edell’adolescenza, psicologo, logopedista, fisioterapista, terapista dellaneuropsicomotricità età evolutiva, educatore professionale, infermieraprofessionale.

Prevenzione, diagnosi,cura e riabilitazione dei disturbi e deficit neurologici, neuromotori,neurosensoriali, neuropsicologici e psicopatologici nella fascia di età sino a17 anni, sono gli ambiti di competenza della NPIA che segue, inoltre, disabilioltre i 18 anni di età nel completamento del percorso scolastico.

Obiettivoprioritario, la promozione della ripresa del percorso evolutivo dei piccolipazienti, favorendone lo svolgimento a casa e nei luoghi di vita, evitando alcontempo ricoveri e istituzionalizzazioni.