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La classe

Pubblicato il 09/05/2022 - Redattore Grana Marco
Fino al 22 maggio al Teatro delle Moline, Bologna

Nanni Garella torna a dirigere le attrici e gli attori di Arte e Salute.

Dodici persone adulte nei banchi di una vecchia aula scolastica: persone ormai trapassate in una sorta di limbo, nel luogo dove essi hanno trascorso i giorni ineffabili dell’infanzia, i giorni che tornano solo nei ricordi, a volte vividi e pieni di energia, a volte stanchi e melanconici, a volte lancinanti come cose irrimediabilmente perdute.

Agli attori di Arte e Salute è affidato il compito di portare in scena questa rappresentazione che parla dell’infanzia, di un mondo sepolto nella memoria, che al contempo però si trasforma in un trepidante omaggio alla vita.

Info e prenotazioni:
ARENA DEL SOLE, Via Indipendenza 44, Bologna biglietteria: 051.2910910
PREZZO SPECIALE RISERVATO AI DIPENDENTI AUSL (presentando il badge presso la biglietteria del teatro) POSTO UNICO: € 7,50

Per evitare assembramenti in teatro durante le serate di spettacolo, l’acquisto dei biglietti d’ingresso dovrà essere effettuato durante gli orari di apertura diurni della biglietteria:
dal martedì al sabato ore 11-14 e 16.30-19 (festivi esclusi)

 

“Ho pensato di affidare questi personaggi agli attori di Arte e Salute, perché l’infanzia ha per loro un significato molto particolare: forse più che per altri, essa è separata dal resto della vita, come divelta dallo scorrere naturale della maturazione e dell’età; ed è per loro più facile che per altri rappresentare la bellezza e l’insostituibile pienezza di felicità del tempo perduto dei banchi di scuola. […] Il rapporto imprescindibile dell’uomo con la morte è un tema che la società contemporanea rifugge dall’affrontare, per rincorrere una vita di facili e avide conquiste di benessere materiale. Nel nostro spettacolo, il confronto con la morte è vissuto sulla pelle da attori che hanno perduto una parte importante della propria vita, spezzata dalla malattia e dalla sofferenza; e che hanno imparato, proprio dal confronto aspro con le forme teatrali dei personaggi, a riconquistare la dignità e la pienezza dell’esistenza e della propria umanità.”
Nanni Garella