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L’esperienza di supporto agli operatori dell’AUSL di Bologna da parte del Servizio Prevenzione e Protezione in un articolo sulla rivista scientifica internazionale Counseling

Pubblicato il 27/12/2021 - Redattore Grana Marco
198 i lavoratori che si sono rivolti al Servizio Prevenzione e Protezione in quel periodo, per 67 attivato il supporto psicologico.

Nella prima settimana di marzo 2020 con l’aumentare dei casi positivi a Bologna le numerose richieste informative e di supporto giunte al Servizio Prevenzione e Protezione hanno portato il Servizio a pianificare un percorso dedicato a tutti gli operatori dell’Azienda: è stato costituito un team multidisciplinare formato da biologi, tecnici della prevenzione, infermieri e psicologi del Gruppo Benessere (SPP), volto ad offrire consulenze esperte in risposta alle necessità legate alla gestione della pandemia.

L’attività si è svolta attraverso un servizio di ascolto telefonico che permetteva al coordinamento del gruppo di indirizzare i colleghi verso il professionista adeguato alla richiesta, che poteva essere di natura tecnica o psicologica.

Nel corso delle settimane le richieste pervenute al Servizio hanno visto un’evoluzione: alle iniziali richieste prevalentemente di natura tecnica sono via via andate a sostituirsi le richieste di supporto psicologico. 

Tra metà marzo e metà giugno 2020, vale a dire nella prima drammatica fase della pandemia, su un totale di 198 lavoratori che si sono rivolti al Servizio Prevenzione e Protezione, 67 hanno attivato una richiesta di supporto psicologico.
Si è trattata di una delle esperienze pilota in Italia e che recentemente è stata elaborata in un articolo scientifico pubblicato dalla rivista internazionale di ricerca e applicazioni “Counseling”.

L’esperienza, che ha avuto un carattere esplorativo, ha consentito di misurare l’utilità del supporto offerto ai professionisti che si sono trovati all’improvviso in prima linea a confrontarsi con una situazione che nelle sue proporzioni non si era mai verificata prima.