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La Direzione sanitaria incontra il DATeR insieme al suo nuovo Direttore ff Cristiano Pelati

Pubblicato il 08/07/2021

Nell’ambito di un processo complessivo di riorganizzazione aziendale, dopo le tre nuove nomine alla direzione di tre nuovi Dipartimenti, alla Casa del Donatore, nei pressi dell’Ospedale Maggiore, si è tenuto l’incontro della Direzione aziendale con il DATeR in cui dal 1 giugno 2021 ha preso servizio il nuovo Direttore.

“Crediamo nello sviluppo delle competenze dei professionisti dell’area assistenziale e nel ruolo che esercitano a tutti i livelli dell’azienda sia di tipo dirigenziali, che di coordinamento nonché a livello operativo – spiega Lorenzo Roti, direttore sanitario. L’emergenza covid ha costituito un ulteriore momento di conferma del lavoro quotidiano e delle capacità di riorientarsi con flessibilità nel dare una risposta sempre adeguata alla esigenze dei cittadini/pazienti; è dunque necessario investire ulteriormente nell’ottimizzazione dei percorsi di presa in carico clinico-assistenziali e negli sviluppi di modelli organizzativi nella sanità territoriale, e per la città”.

“Si tratta di un lavoro di squadra che giorno dopo giorno possiamo far crescere insieme” – sottolinea Giuliana Fabbri, Direttrice del Presidio Unico ospedaliero. 

“Vogliamo essere una realtà aperta al cambiamento, capace di promuovere trasversalmente percorsi di accrescimento della qualità aziendale” evidenzia il Direttore sanitario.

E’ su questa traiettoria che si inserisce l’intervento di Cristiano Pelati, da poco inserito in Azienda USL con il ruolo di Direttore ff della Direzione Assistenziale Tecnica e Riabilitativa e Direttore della UOC Area Integrazione e della Continuità Assistenziale.

Il suo intervento prende avvio dalla necessità di una rivisitazione del disegno organizzativo del DATeR che per un verso nasce dall’esigenza di dare una visione complessiva degli assetti dirigenziali (individuati sia in ambito ospedaliero che territoriale), per l’altro, dalla mission di operare un riallineamento dei processi assistenziali secondo  logiche di prossimità e di sviluppo di “snodi”,  al fine di facilitare la transizione tra setting (ospedale, cure intermedie, case della salute/comunità, team territoriali) nonché di promuovere la specializzazione delle diverse professionalità infermieristiche, ostetriche, tecnico sanitarie e della riabiliazione. 

Sul versante della multidisciplinarietà e della multiprofessionalità dei percorsi terapeutico-assistenziali, la Direzione dell’Azienda USL di Bologna ha già fatto un’importante scelta metodologica decidendo di avviare un percorso di Certificazione della Qualità dei Processi che consentirà di agevolare la collaborazione e il confronto tra professionisti, per una costante crescita condivisa.

L’auspicio, frutto anche di questo incontro, è che attraverso la condivisione di esperienze e competenze, nonché attraverso la fluidificazione dei percorsi di comunicazione, sia possibile far emergere ulteriormente la specificità professionale di ciascuna risorsa, mettendola nelle condizioni di poter esprimere al massimo le sue potenzialità in sinergia con l’intera equipe di appartenenza, all’interno dei diversi processi assistenziali.