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Gli (im)pazienti di guarire e la salute mentale così malata. Ripartiamo da Basaglia

Pubblicato il 21/06/2021 - Redattore Grana Marco
Il Corriere della Sera pubblica e commenta la lettera di un redattore di Psicoradio, nella rubrica delle Buone Notize

«Si va in manicomio per imparare a morire», scriveva Alda Merini. È da poco passato l’anniversario della legge Basaglia, e alcuni giorni fa è morto lo scrittore Giuliano Scabia, che con Basaglia inventò il Marco Cavallo, simbolo della chiusura dei manicomi. E come mai una persona di 50 anni a cui è stata diagnosticata una depressione bipolare e che si è avvicinata al mondo della salute mentale poco dopo i vent’anni, oggi non ha più bisogno di prendere alcun psicofarmaco né di vedere lo psichiatra, ormai da più di un anno, e si senta realmente bene da parecchio tempo?

Comincia così la lettera che Claudio Nappi, redattore di Psicoradio, ha scritto al Corriere della Sera, e che il Corriere ha pubblicato il 15 giugno.