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Psicoradio: TSO

Pubblicato il 19/04/2021
Domenica alle 11 su Radio Città Fujiko

TSO è uno degli acronimi piùutilizzati (e talvolta abusati) quando si parla di salute mentale. Katia Nicoli,responsabile del Spdc di San Giovanni in Persiceto (Bologna) lodefinisce un trattamento di cura non volontario, effettuato in un Serviziopsichiatrico di diagnosi e cura (Spdc). Può essere ordinato in caso dinecessità e urgenza, qualora “la persona, per le condizioni in cui sta in quelmomento, non riconosca il suo stato di malattia acuto e quindi non accetti lecure”.

Dato che produce una limitazione della libertà personale, ilTso è regolamentato dalla legge 180 del 1978, spiega Katia Nicoli. Iinfatti èdisposto dal sindaco, in quanto rappresentante dell'autorità sanitaria delComune, su proposta di due medici, di cui almeno uno appartenente alla Aslcompetente. Il giudice tutelare ha 48 ore di tempo per convalidare ilprovvedimento. “A garanzia di chi viene ricoverato, la legge sancisce che puòfare ricorso chiunque ritenga che un trattamento sia stato fatto in maniera noncorretta”, sottolinea Nicoli.

La redazione di Psicoradio ricorda una frase che è stataripetuta da diversi psichiatri: “In ogni caso, il Tso è un momento difallimento della cura”. Un momento in cui, insomma, tra curante e curato non siè trovata nessuna possibilità di dialogo.



La prossimasettimana potrete ascoltare U come Uditori di voci.

 

E’possibile leggere o ascoltare i podcast di Psicoradio sul sito del RedattoreSociale ogni sabato ai link sotto riportati.

 

Per approfondimenti: psicoradio@gmail.com