Psicoradio: chi è un guaritore?
Chi è un guaritore? E come viene visto nelle culture di diversi paesi? La lettera G è l’iniziale di “guaritore”: in Occidente il termine viene usato spesso in senso dispregiativo, per persone di dubbio sapere, quando non veri e propri ciarlatani. In altre culture invece il guaritore ha un ruolo molto importante. È un mediatore con la divinità, e grazie a questa mediazione può portare la guarigione, scrive l’etnopsichiatra e antropologo Roberto Beneduce nel suo “Breve dizionario di etnopsichiatria”. Nella biografia del guaritore c’è spesso una vicenda di grande sofferenza, interpretata come prova della sua capacità di guarire perché testimonianza di una sua vicinanza alla morte e delle sorgenti divine del suo potere terapeutico. Faustin Akafack di cultura Bantu e immigrato in Italia dall’Africa centrale, fondatore di una radio per migranti, ricorda il padre guaritore e l’importanza del rituale: “Quando mio padre riceveva un paziente non poteva farlo sempre e dovunque, tutto doveva essere nella condizione giusta. Lui diceva che è il primo impatto che guarisce al 40 per cento. E il rituale è molto importante”.
... la prossima lettera sarà H come Hikikomori
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