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Al 39° Congresso nazionale GISE (Società italiana di Interventistica Cardiologica) la presentazione dello studio di un gruppo di infermieri sulla gestione dell’accesso arterioso femorale in laboratorio di emodinamica

Pubblicato il 19/10/2018 - Redattore De Frenza Francesca
Lo studio è iniziato nel luglio 2017 ed è stato condotto in collaborazione con le cardiologie del Maggiore e di Bentivoglio
La presentazione dello studio

Annullate le complicanze da fistola artero-venosa (ematomi, fistole, ecc.) grazie all’approccio eco guidato per l’accesso arterioso femorale, e ridotta l’incidenza delle complicanze emorragiche; maggiore attenzione sulle possibili complicanze nell’esecuzione delle procedure del laboratorio di Emodinamica, per offrire maggior sicurezza al paziente.

Sono questi i principali risultati di uno studio osservazionale descrittivo iniziato più di un anno fa nel Laboratorio di Emodinamica dell’Ospedale Maggiore di Bologna.  Il gruppo degli infermieri ha progettato lo studio, definito il protocollo di ricerca e creato una scheda di rilevazione dei dati.

Il valore aggiunto dello studio è stato nell’offrire agli infermieri uno strumento per mantenere un’adeguata attenzione sulle possibili complicanze dell’accesso arterioso femorale e comprendere i punti sui quali intervenire per il miglioramento dell’assistenza.

I dati, riguardanti 350 casi di accesso femorale in un anno di studio, sono stati raccolti dagli infermieri dell’Emodinamica e dai reparti di degenza della Cardiologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna e della Cardiologia dell’Ospedale di Bentivoglio.

Lo studio  viene presentato in questi giorni al congresso nazionale di cardiologia interventistica (GISE) che si tiene a Milano dal 16 al 19 ottobre 2018.