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Riassetto servizi territoriali ed ospedalieri

Pubblicato il 05/12/2017 - Redattore bianch5
Firmato l'Accordo tra Unione, Azienda USL Distretto Reno Lavino Samoggia e Organizzazioni sindacali

UNIONE DEI COMUNI VALLI DEL RENO, LAVINO E SAMOGGIA  - È stato siglato ieri, 4 dicembre 2017, presso il Comune di Casalecchiodi Reno, dall’Unione dei Comuni Valli Reno Lavino Samoggia, dal Distrettosocio-sanitario Reno Lavino e Samoggia e dalle Organizzazioni sindacali CGIL,CISL e UIL, un Accordo che riguarda la riorganizzazionedel sistema sociosanitario territoriale.

Il riassetto pone come obiettivo prioritario lo sviluppo delle Case della Salute e delle Cure Intermedie, per dareuna risposta efficace ai bisogni della popolazione del distretto in cui lepatologie croniche e complesse sono in continuo aumento. I servizi sarannocentrati sulla persona per rispondere alla maggioranza dei problemi dellasalute della comunità e saranno adeguati ai nuovi bisogni.

 

1) Case della Salute

Previste robuste azioni di collegamentoe integrazione tra i due ambiti diriferimento, Ambito Reno Sasso(capofila Casa della Salute di Casalecchio di Reno) e Ambito Lavino Samoggia(capofila Casa della Salute di Zola Predosa), le sedi collegate (Sasso Marconi, Bazzano, Monte San Pietro,Crespellano, Monteveglio, Castello di Serravalle e Savigno) nonché i nodi sociali e sanitari del distrettoche si prendono cura della popolazione, in modo da intercettare i bisogni edare risposte alle persone da qualsiasi punto di accesso per rendere piùfruibile l’offerta ai cittadini del territorio.

Prevenzione da un lato e medicina di iniziativa dall’altro sono imodelli che verranno utilizzati per la gestione dei pazienti, con particolare attenzione a quelli cronici. Saranno presenti ambulatori con infermieri che, in integrazione con i Medici di MedicinaGenerale, si rivolgeranno a gruppi specifici di pazienti cronici comecoloro che sono affetti da scompenso cardiaco, che hanno subito un infarto, unictus o la frattura del femore.

Si va verso la promozione e lo sviluppo della comunità professionale chesuperi la logica stringente delle singole sedi per garantire la massimaintegrazione e continuità del percorso di cura ed assistenza. Proseguirà inoltreil processo iniziato di partecipazione attiva della comunità locale alla vitadella Casa della Salute. Ad oggi sono già avviate diverse attività diinformazione, educazione e coinvolgimento delle associazioni presenti sulterritorio attraverso eventi di promozione di corretti stili di vita e asupporto del benessere della popolazione.

 

2) L’ospedale e le cureintermedie

Le cure intermedie sono dedicate a quelle persone con problemi sanitarinon complessi che trovano una risposta adeguata in una struttura vicino alproprio domicilio. Assicurano assistenza a pazienti cronici e nonautosufficienti che necessitano del completamento di un percorso diagnostico,terapeutico, assistenziale o riabilitativo non sostenibile a casa propria. Iletti di cure intermedie accolgono principalmente pazienti provenienti dalterritorio per i quali il Medico di Medicina Generale richieda un ambiente protettoper proseguire terapie e avere un monitoraggio infermieristico costante,possono essere utilizzati anche nella fase subito successiva al ricoveroospedaliero in attesa di un successivo rientro al domicilio.

Saranno due le sedi in cuirealizzare i Letti di Cure intermedie (OsCo Ospedali di Comunità). Due sedicoincidenti con le principali direttrici stradali, una sull’asse Lavino-Samoggia presso l’Ospedale di Bazzano ed unasull’asse Reno-Sasso nella zona di Casalecchio così che siano facilmenteraggiungibili dai famigliari del paziente. Considerata l’analisi del flusso diricoveri dei cittadini residenti e al tempo stesso la necessità di procedere inmodo graduale, si attiveranno con circa 10- 15 posti letto per ciascun ambito di riferimento

 

L'Ospedale di Bazzano, giàoggi caratterizzato per le attività di pronto soccorso, degenze ordinarie eattività di day hospital medico e chirurgico, rafforzerà la sua vocazione nellariorganizzazione della rete chirurgica aziendale per gli interventi a bassa emedia complessità. Al suo interno sono previsti una sede della Casa dellasalute e l’attivazione di posti letto di Cure intermedie per completare leopportunità assistenziali a supporto dei percorsi di domiciliarità e peroffrire la massima continuità nel processo di cura e assistenza in unapopolazione che vede un aumento di fragilità e di malattie croniche.

 

3) Accordo e potenziamentodell’integrazione socio-sanitaria ancheattraverso l’istituzione di una cabina di regia che si confronti sull’utilizzodei fondi FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) e FNA (Fondo NazionaleAssistenza).

 

Dichiarazioni

 

Massimo Bosso, Presidentedell'Unione dei Comuni Valli del Reno Lavino Samoggia

“L'accordo con le Organizzazioni Sindacali sulla riorganizzazione delsistema sociosanitario nel nostro distretto rappresenta concretamente lavolontà dei Comuni e dell'Azienda USL di condividere con le forze socialimodifiche innovative e positive per i nostri cittadini.

La tutela della salute e il sostegno sociale delle famiglie è unobiettivo prioritario che realizziamo attraverso un sistema di Case dellaSalute di alta qualità, che ci proponiamo di estendere e rafforzare attraversouna più ampia collaborazione con i medici di base e un potenziamento dei sistemidi accesso ai servizi sociosanitari”.

 

Gianni Monte, ResponsabileCdLI/CGIL Casalecchio

"Questo è il primo accordo del settore, frutto di una piattaformadi rivendicazioni presentata dai sindacati, che porta a casa risultatiimportati: zero tagli o riduzioni del personale, ma al contrario impegniprecisi per implementare la forza lavoro, con un’offerta maggiore e migliori diservizi sociosanitari.

Nel dettaglio, grazie all’accordo appena firmato, viene definita una"road map" con tempi ben precisi per arrivare a un’integrazionesocio-sanitaria di qualità. I punti cardine della riforma sono: più offertaospedaliera; potenziamento dell’assistenza domiciliare; decentramentodell’assistenza sanitaria sul territorio; saldatura tra politiche attive sullavoro e applicazione del nuovo Reddito di solidarietà; mappatura del “bisognodi salute” nel distretto e degli infortuni sul lavoro; creazione di cinquetavoli tematici su specifici temi.

Il tutto senza rinunciare alla creazione e alla valorizzazione di «quellavoro di cura di qualità» che dal nostro punto di vista è la migliore rispostaalla crisi economica, nella direzione di un lavoro che sia sempre sostenibile".

 

Luciano Roncarelli, UIL Bologna

Con l’accordo sottoscritto fra le Segreterie Confederali di Categoria edei Pensionati di GCIL, CISL, UIL si è di fatto aperto “un tavolo permanente”importante per l’intero territorio del Distretto di Casalecchio di Reno.

L’accordo, infatti, prevede la “riorganizzazione dell’intero sistemasocio-sanitario territoriale”.

Gli argomenti principali trattati sono: Case della Salute, ruolo degli OsCo(ospedali di comunità), assistenza domiciliare, lavoro e reddito di inserimentosociale, ruolo e gestione delle CRA, Case Famiglia, infortuni sul lavoro, ecc. Siapre quindi un costante confronto con le diverse amministrazioni pubbliche e private,nell’interesse dei cittadini che risiedono sul territorio, al fine di garantireloro un’assistenza qualitativa e corrette prestazioni socio-sanitarie conparticolare attenzione nei confronti delle persone più fragili.

Fondamentale è creare una solida rete assistenziale, senza per questodepotenziare le principali strutture ospedaliere. Vista la sensibilitàdimostrata da tutte le parti pubbliche che hanno partecipato alla definizionedell’accordo, è nostra opinione che tale esperienza debba essere attuata sull’interoterritorio metropolitano”.

 

Alberto Schincaglia,Responsabile CISL Casalecchio di Reno

“Siamo particolarmente soddisfatti dei primi risultati raggiunti conquesto accordo che sicuramente rappresenta uno snodo cruciale per affrontarecon più certezze lo sviluppo del welfare del territorio distrettuale partendodalla tenuta dei servizi e dal rilancio della sanità territoriale attraverso unapproccio dinamico e di iniziativa con la volontà di intercettare i nuovibisogni e rispondere ad alcuni aspetti fondamentali di salute, quali quellilegati alle malattie croniche ed invalidanti, attraverso lo sviluppo el'implementazione delle Case della Salute e dei letti tecnici intermedi (OsCo)che sono alla base di questo nuovo processo che coinvolge tutto il sistemasanitario distrettuale. Sottolineiamo soprattutto il clima positivo che si ècreato tra noi e le istituzioni con l'obiettivo comune che ci contraddistingueche è quello di dare risposte chiare e concrete ai bisogni di salute ed assitenzadelle famiglie contrastando le nuove e vecchie povertà”.