12 settembre - La giornata
Il metodo Stamina bocciato dagli esperti del ministero «Nessuna consistenza scientifica»
La Commissione scientifica incaricata di organizzare i preliminari dei test sul metodo Vannoni ha giudicato “insufficiente per ipotizzare uno studio clinico” il materiale consegnato nello scorso luglio dalla Fondazione Stamina. La relazione dei tecnici coordinati dall’Istituto superiore di Sanità afferma che il metodo non è compatibile con una sperimentazione basata su criteri riconosciuti a livello internazionale.
Il Corriere della Sera
Medici o tecnici, il dubbio del Codice
La Federazione nazionale degli ordini dei medici ha avviato le procedure per
approvare il nuovo Codice deontologico dei medici italiani. Nell’articolo di
Michele Aramini, docente dell’Università del Sacro Cuore, si commenta la bozza
del nuovo testo: “(..) sembra che il medico da persona che esercita la
professione secondo canoni di alta moralità, si trasformi a grandi passi verso
la figura del tecnico che fornisce prestazioni, secondo uno stile sempre
più diffuso nella medicina statunitense.
L’Avvenire
Lavorare allunga la vita
Howard S. Friedman, professore di Psicologia dell’Università della California, Riverside, racconta i risultati di uno studio su 1500 soggetti selezionati in alcune scuole californiane quando avevano solo 11 anni e seguiti poi per ben otto decadi per l'arco di tutta la loro vita.
Secondo Friedman, che parteciperà alla nona edizione di The Future of Science, appuntamento organizzato dalla Fondazione Veronesi che si terrà a Venezia dal 19 al 21 settembre, le persone che hanno una carriera di successo e uno sviluppo professionale continuo hanno minori probabilità di morire giovani. “In genere, afferma Friedman, si pensa che le maggiori responsabilità comportino un aumento delle preoccupazioni e del carico di lavoro, ma paradossalmente tutto questo serve a mantenerci più sani, soprattutto se il lavoro ci piace e andiamo d’accordo con i colleghi (ovviamente, se gli impegni sono troppo stringenti, le risorse inadeguate e i colleghi sgradevoli, è meglio cambiare lavoro)”.
L’Espresso