Il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna apre le strutture alla delegazione giapponese
La visita giapponese è parte di una serie di altre visite internazionali
Conoscere e studiare l’organizzazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna è stato il principale obiettivo della delegazione giapponese formata da psichiatri, infermieri e cittadini, in visita il 26 agosto a Bologna. L’incontro si è concentrato sull’organizzazione del Dipartimento di Salute Mentale e sul suo modo di operare attraverso percorsi terapeutici e riabilitativi personalizzati per le persone con disturbi psichici e una rete orientata alla integrazione sociale, che comprende i Centri di Salute Mentale, i servizi ospedalieri psichiatrici (SPDC), i centri diurni, le residenze psichiatriche e i gruppi appartamento.
Il Giappone è un paese di 128 milioni di abitanti e l’organizzazione psichiatrica giapponese è fortemente caratterizzata dalla tendenza a ricoverare il paziente. La depressione ed il suicidio costituiscono un problema enorme.
Negli ultimi 30 anni il numero dei letti manicomiali è diminuito in tutti i paesi sviluppati, tranne che in Giappone, dove invece sono drasticamente aumentati. I trattamenti ospedalieri sono da sempre incoraggiati e il fulcro dell’assistenza psichiatrica sono gli ospedali psichiatrici gestiti dai privati. I reparti psichiatrici degli ospedali generali si occupano dell’urgenza e hanno a disposizione circa 8 letti ogni 10.000 abitanti che, sommati ai letti degli ospedali privati, diventano 30 letti ogni 10.000 abitanti.
La visita odierna al Dipartimento di Salute Mentale è la sesta, in ordine di tempo, nel corso degli ultimi mesi, da parte di una delegazione straniera. In precedenza, infatti, i servizi psichiatrici dell’Azienda Usl di Bologna sono stati oggetto di studio da parte di delegazioni ministeriali di Portogallo, Brasile, Danimarca, Svezia e Indonesia. A settembre è attesa, invece, una delegazione del Governo del Belgio.