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Ricerca medica, a Bologna in arrivo 8,6 milioni di euro

Pubblicato il 29/08/2013 - Redattore De Frenza Francesca
L’Emilia-Romagna si colloca prima tra le regioni italiane con 34 progetti finanziati. Di questi ben 20 arrivano da Bologna, grazie al lavoro comune tra Aziende sanitarie e Università

Il Ministero della Salute ha concluso l’iter di valutazione degli oltre 1.500 progetti presentati in tutta Italia grazie al Bando di ricerca finalizzata 2016 e ha pubblicato la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento. Ai ricercatori bolognesi attivi al Policlinico di Sant’Orsola e negli IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli e ISNB, Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, sono andati complessivamente 8,6 milioni di euro  (senza considerare il progetto cofinanziato nell’ambito del programma di rete) che consentiranno nei prossimi anni di compiere significativi passi avanti nell’acquisizione di nuove conoscenze (theory enhancing) e nella ricerca clinico-assistenziale (change promoting).

Il Bando del Ministero della Salute aveva messo a disposizione in tutta Italia più di 135 milioni di euro con cui sono stati finanziati complessivamente 54 progetti su 1.569 presentati. L’Emilia-Romagna è la regione che ha ottenuto il risultato migliore. Le Aziende ospedaliero-universitarie hanno ‘portato a casa’ 18 progetti, più uno cofinanziato, mentre i quattro Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) con sede tra Rimini e Piacenza hanno ottenuto il finanziamento di altri 16 progetti. L’intero ‘sistema’ Emilia-Romagna può contare quindi su un totale di 34 progetti per oltre 14 milioni di Euro, a cui si aggiunge un progetto di rete interregionale coordinato, per una sezione, dal Sant’Orsola.

Di questi 34 progetti ben 20 sono stati proposti da Bologna, una testimonianza inequivocabile del valore della ricerca che viene sviluppata anche in ambito sanitario grazie alla forte collaborazione delle Strutture sanitarie con l’Università di Bologna. Undici  progetti  arrivano dal Policlinico di Sant’Orsola (4,4 milioni di euro). È inoltre del Policlinico di Sant’Orsola il  coordinamento di una sezione di un Programma di rete cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna con Lazio, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte e dal Ministero. L’Istituto Ortopedico Rizzoli ha ottenuto il finanziamento per 4 progetti (oltre 1,7 milioni di euro) e altri 5 (2,5 milioni di euro) sono stati sostenuti tra quelli presentati dai ricercatori attivi all’interno dell’Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna.

“La ricerca biomedica e clinico-assistenziale sul territorio bolognese – commenta il rettore Francesco Ubertini – si conferma all'avanguardia per competenze, capacità e professionalità: si tratta di un risultato di cui non possiamo che essere estremamente soddisfatti. Un risultato che nasce dalla sinergia di realtà universitarie e ospedaliere: una ricetta collaudata, che punta sulla collaborazione e la condivisione, ma anche sulla valorizzazione delle singole eccellenze e specificità. Occorre continuare a investire sulla ricerca, con progetti innovativi e infrastrutture al passo coi tempi: una grande spinta in questo senso è arrivata pochi giorni fa con l'investimento di portata storica per il Policlinico di Sant’Orsola annunciato dalla Regione. Solo in questo modo Bologna e l'Emilia-Romagna potranno confermarsi come punto di riferimento internazionale non solo per assistenza e cura, ma anche per didattica e ricerca”.

Policlinico di Sant’Orsola
Tra gli 11 progetti finanziati al Sant’Orsola troviamo tre progetti presentati da giovani ricercatori, relativi alla diagnosi molecolare di metastasi da neoplasie sconosciute, la cura della leucemia mieloide cronica e della steatosi epatica non alcolica. Gli altri 8 progetti spaziano dai trapianti alla cardiochirurgia, dall’ematologia all’oncologia per individuare percorsi di cura sempre più efficaci anche contro le recidive e le neoplasie resistenti alle terapie.  Il programma di rete cofinanziato dal Ministero e dalle Regioni  riguarda strategie per migliorare la pratica sanitaria in vari setting clinici: la ‘sezione’ coordinato dal Sant’Orsola è finalizzato a migliorare le cure per il  diabete mellito di tipo 2 e nell’ insufficienza cardiaca cronica.

Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna ISNB
Con i 2,5 milioni di euro ottenuti dal Ministero, i ricercatori dell’ISNB, tra i quali anche un giovane ricercatore, tenteranno di rispondere a queste domande: può il russamento predire l’aggravamento di una patologia neurodegenerativa come l’atrofia multisistemica? E’ possibile diagnosticare il Parkinson e le demenze con un esame della pelle? La telemedicina può sostituire la gestione ambulatoriale dei pazienti con narcolessia? Come si può migliorare la gestione della malattia epilettica, l’emergenza neurologica più diffusa? E, infine, il lievito di birra può aiutarci a scoprire nuove cure per l’atrofia ottica? Con questi progetti, l’ISNB conferma la sua vocazione di ricerca traslazionale che, dal laboratorio al letto del paziente, migliora la presa in carico coniugando sperimentazione, tecnologie diagnostiche e sistema delle cure.

Istituto Ortopedico Rizzoli
Tra i progetti presentati da giovani ricercatori, il Rizzoli ha ottenuto per un progetto sul trattamento dell’osteoartrite un finanziamento che sfiora i 450.000 euro.  Gli altri tre progetti finanziati, per complessivi 1,329 milioni di euro, riguardano i tumori muscoloscheletrici, tra cui il sarcoma di Ewing e i tumori della colonna vertebrale. Sono poi numerose le partecipazioni di ricercatori dell'Istituto come unità di altri progetti a livello nazionale.

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