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Sicurezza

Pubblicato il 02/12/2016

Sicurezza domestica

Le attività finalizzate alla sicurezza domestica si propongono di contribuire alla riduzione dell’alto numero di incidenti che avvengono in casa. In Italia, in fatti, ogni anno si verificano circa tre milioni di infortuni negli ambienti domestici (fonte Istat) con 7000 morti (fonte SINIACA), superando per numerosità quelli che avvengono sulla strada e sul lavoro. Tale rischio coinvolge tutti i soggetti e le fasce di età, sebbene si evidenzino picchi di incidentalità tra i bambini (0-5 anni), gli anziani (over 64 anni) e complessivamente prevalgano gli infortuni tra le donne.
Le attività sulla sicurezza domestica riguardano interventi educativi, informativi e di sensibilizzazione della popolazione, infatti  risulta che oltre il 90% della popolazione intervistata ha una bassa percezione del rischio infortunistico in ambito domestico

Programmi educativi rivolti alle scuole

Sicurezza stradale

Ogni anno in Italia si registrano oltre 200.000 incidenti stradali che nel 2009 hanno provocato 4.237 decessi e 307.259 feriti, di cui circa 20.000 sono invalidi (Fonte ACI-ISTAT).

I soggetti maggiormente colpiti sono i giovani (15-34 anni =33% dei morti) e gli anziani (over 65 anni=26% dei decessi), in grande maggioranza di sesso maschile (78% dei morti e 62% dei feriti).
Le strade in cui avvengono il maggior numero di incidenti sono le strade urbane (76% degli eventi con 45% dei morti), seguite dalle strade extraurbane (18% degli incidenti con il 47% dei morti) e dalle autostrade ( 6% degli incidenti con l’8% dei decessi).
Gli incidenti più pericolosi si registrano nelle strade extraurbane dove muoiono 5,1 persone ogni 100 incidenti, mentre nelle autostrade muoiono 2,9 persone ogni 100 incidenti e in città 1,2 soggetti.
A fronte di questo problema di salute che nel 90% dei casi vede l’errore umano all’origine dell’evento incidentale, da molti anni sono operativi diversi programmi informativi ed educativi gestititi globalmente dall’AUSL di Bologna o realizzati in collaborazione con altri Enti come la Provincia e l’Ufficio Scolastico Provinciale.
Sono stati realizzati anche sistemi di sorveglianza poliennali circa l’uso dei dispositivi di protezione individuale in auto e in moto, ed uno studio osservazionale sulle modalità con cui vengono trasportati in auto i bambini a Bologna.
Dette attività erano previste nei piani regionali della prevenzione precedenti, ma anche in quello vigente.

Programmi educativi rivolti alle scuole

 

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