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Profilo di salute della popolazione residente in prossimità dell’Aeroporto G. Marconi di Bologna

Pubblicato il 27/11/2018 - Redattore Grana Marco
Confronto con la salute dei residenti nel quartiere di San Donato-San Vitale della città di Bologna - Disponibile il report completo

L’Aeroporto G. Marconi di Bologna, che si trova nel quartiere di Borgo Panigale in prossimità di zone abitate e a pochi chilometri dal centro storico (7 km da Piazza Maggiore), è il principale scalo dell'Emilia-Romagna ed uno dei principali aeroporti in Italia.

L’aeroporto, aperto negli anni trenta e con collegamenti nazionali con Roma dal 1963, rimane, fino alla fine degli anni 80 un aeroporto di dimensioni limitate con circa 1.000.000 di passeggeri. L’aumento generale degli spostamenti per via aerea e dei voli charter porta ad accrescere il numero di passeggeri. L’incremento diventa molto più rilevante dal 2009 quando la compagnia low cost Ryanair trasferisce tutti i voli internazionali dall’aeroporto Luigi Ridolfi di Forlì a quello di Bologna. La posizione strategica dell’aeroporto e la sua vicinanza col nodo ferroviario di Bologna concorrono a facilitarne la costante crescita fino ad un raddoppio del numero di passeggeri in poco più di quindici anni.

Nel 2015, con 6.889.742 passeggeri complessivi, di cui 5.154.070 internazionali, 1.703.759 nazionali, 24.175 transiti e 7.738 di aviazione generale, è risultato essere il settimo aeroporto italiano più frequentato. Nel 2016 il numero di passeggeri è di 7.680.992, nel 2000 era di 3.524.789.

In parallelo, negli anni 2011-2013 si è assistito ad un importante intervento di riqualifica e ampliamento del terminal, un aumento del numero di gate, dei varchi dedicati ai controlli di sicurezza e dell'area dedicata alle attività commerciali.

L'aeroporto è dotato di una sola pista (allungata nell'estate del 2004) e fino al 2012 quasi tutti gli atterraggi venivano da Modena ed i decolli (più rumorosi ma più rapidi nel raggiungere altezze lontane dal suolo) in direzione di Bologna (pista ILS 12). Recentemente è stato attivato il sistema di atterraggio strumentale (pista ILS 30) diminuendo i decolli ma aumentando gli atterraggi sopra Bologna. La recente crescita dell’aeroporto, l’aumento di aerei che sorvolano le zone abitate, atterraggi e decolli anche nelle ore notturne possibili fino al 2016, hanno causato preoccupazioni per la salute nei cittadini residenti nelle zone limitrofe all’aeroporto. In particolare i residenti manifestano preoccupazioni per il rumore e per la qualità dell’aria della zona intorno all’aeroporto.

Il rumore e l’inquinamento atmosferico sono riconosciuti fattori di rischio con effetti a breve ed a lungo termine sulla salute (WHO 2011, WHO 2013, Basner 2014) ed il traffico aeroportuale ne è una fonte.

In letteratura sono presenti alcuni studi che hanno tentato di investigare la possibile associazione tra l’inquinamento atmosferico prodotto dagli aeroporti e gli effetti sulla salute con risultati piuttosto limitati che non permettono di trarre delle valutazioni conclusive (Iavicoli 2014). Più numerosi risultano gli studi condotti per valutare i problemi associati al rumore aeroportuale che hanno evidenziato un aumentato rischio di problemi cardiaci, di ipertensione (Aydin 2007, Jarup 2008), di disturbi cognitivi (Hygge 1993), del sonno (WHO 2009) e psicologici (Babisch 2009, Hardoy 2005).