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Protesi d'anca, l'Emilia-Romagna prima Regione ad aver avviato, nel 2016, il programma di sorveglianza degli impianti a scopo preventivo. Un controllo precauzionale reso possibile grazie al sistema centralizzato e informatizzato di raccolta dati

Pubblicato il 20/07/2018 - Redattore De Frenza Francesca
I pazienti richiamati sono solo quelli con protesi di tipo "Mom" (metallo su metallo). Nessun problema relativo alla sicurezza degli impianti. I controlli, totalmente gratuiti, sono effettuati unicamente per verificare possibili reazioni infiammatorie o di tipo allergico. Finora i casi problematici ridotti a poche unità

Un programma avviato giànel 2016, esclusivamente a scopo precauzionale, perprevenire eventuali problemi nei pazienti portatori di protesi d’anca di tipo ‘Mom’, metallo su metallo. Un’iniziativa virtuosa, attivata proprio a garanzia degli assistiti, che la Regione Emilia-Romagna, prima in Italia, ha potuto mettere in campo grazie al suo sistema centralizzato e informatizzato di raccolta dati:il Registro degli impianti di protesi ortopediche (Ripo).

A spiegarlo, in risposta a un’interrogazione del consigliere della Lega Nord Gabriele Delmonte, ladirezione generale dell’assessorato alle Politiche per la salute, che sottolinea come i controlli finora svolti abbiano fatto emergere un numero dicasi problematici ridotto a poche unità. La verifica delleprotesi, dotate di marchio CE (Comunità Europea) eregolarmente messe in commercio, vendute e comprate in tutto il mondo, non riguarda in alcun modo la sicurezza, maeventuali reazioni infiammatorie o allergiche che quello specifico tipo di impianto, in casi sporadici, può provocare. Nessun allarmismo, dunque, per i pazienti portatori di protesi d’anca, poiché quelli interessati vengono direttamente contattati dalle Aziende sanitarie.

Inoltre, la direzione dell’assessorato spiega che non si tratta solo di cittadini emiliano-romagnoli, perché proprio per l’alta specializzazione che contraddistingue il sistema sanitario regionale sono numerosi gli assistiti che giungono qui da tutta Italia per sottoporsi a questo tipo di intervento.I controlli preventivi, totalmente gratuiti, quindiproseguiranno, proprio per garantire la massima tutela e tranquillità ai pazienti.

(Fonte Regione Emilia-Romagna)