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Al concerto e a teatro con "Il seno di poi".

Pubblicato il 25/05/2018 - Redattore medic0
Doppio appuntamento, con il coro il 26 maggio alla Chiesa Evangelico Metodista, sul palco il 31 maggio al Teatro Bristol

La fine di maggio sarà un vero e proprio tour de force per le ragazze de "Il Seno di Poi" - l'associazione di volontariato che si occupa di assistenza e sostegno delle donne operate di tumore al seno - impegnate in una duplice performance, musicale e tratrale.

Si comincia sabato 26 maggio, alle ore 18.00, con il Concerto del Coro "Antonella Alberani" di Bologna con la Camerata Corale la Grangia di Torino, che si terrà presso la Chiesa Evangelico Metodista in via Giacomo Venezian 3 a Bologna.
L'iingresso è a offerta libera e il ricavato sarà interamente devoluto all’associazione "Il Seno di Poi".

Si prosegue con lo spettacolo teatrale “I tre padri della sposa”, giovedì 31 maggio, alle ore ore 21, sul palco del Teatro Bristol, in via Toscana 146 a Bologna. Lo spettacolo rappresenta la prima del nuovo, scoppiettante spettacolo messo in scena dal laboratorio teatrale "Le Salamandre", sulle note delle canzoni dei mitici ABBA. Conduzione e regia saranno a cura dell'immancabile Tita Ruggeri, forte di un lungo e consolidato sodalizio con l'Associazione.
Per l'occasione si richiede di rovistare negli armadi perché... è gradito abbigliamento ispirato agli anni ’70. Appuntamento imperdibile, quindi, per gli amanti del vintage!!!

A fondo pagina le locandine delle iniziative, e il collegamento al sito dell'associazione, con estremi e contatti per informaioni e aggiornamenti.


"Il seno di poi"
Nasce nel 2006, come gemmazione del gruppo di Auto Mutuo Aiuto "Sempre insieme", tuttora attivo. Convenzionata con l'Azienda USL di Bologna dal 2008, l'associazione negli anni si è prodotta in numerose attività che spaziano da quelle prevalentemente dedicate alla salute, alla cura e alla prevenzione, ad altre di carattere artistico, ricreativo e culturale, a testimonianza della volontà di distogliere lo sguardo dalla malattia e rivolgerlo invece alla vita nella sua pienezza.