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Insetti utili. Anche a tavola?

Pubblicato il 03/05/2018 - Redattore Kregel John Martin
Novità normative, sviluppi imprenditoriali, aspetti nutrizionali e ricadute ambientali dell'uso alimentare di insetti. Martedì 8 maggio alle 17 alla Fondazione FICO

Secondo la FAO, più di 2 miliardi di persone fanno già uso di insetti in cucina. Sono quasi 2.000 le specie di insetti commestibili attualmente in commercio nel mondo, anche per via dell'importante apporto nutrizionale fornito e del ridotto impatto ambientale derivante dal loro allevamento.

In Italia, l'attenzione all'uso di insetti nell'alimentazione umana è cresciuto recentemente con la pubblicazione del nuovo regolamento europeo che li comprende tra i cosiddetti novel foods e che prevede la possibilità di commercializzarli per il consumo umano dal 1 gennaio 2018.

Nonostante le novità normative, grilli e larve non sono ancora nei menù italiani, non solo per via del pregiudizio culturale. Il procedimento di autorizzazione per la commercializzazione prevede un lungo iter di analisi microbiologiche specifiche e validazioni da parte delle autorità sanitarie locali, nazionali ed europee per ogni specie di insetto.

A fare il quadro sul tema, martedì 8 maggio alle 17, presso la Fondazione FICO (spazio n° 118 di FICO Eataly World), saranno Marco Cerè, Medico Veterinario dell'Azienda USL di Bologna, e Luigi Ruggeri, entomologo e allevatore di insetti per zootecnia, lotta biologica, pesca e zoofilia, da oltre 30 anni con la sua azienda Microvita.

L'incontro è parte della rassegna Edu-care. Educare alla salute, promossa da Azienda USL di Bologna e Fondazione FICO, per imparare a prendersi cura della salute dell'uomo, degli animali e del pianeta attraverso l'alimentazione.

Durante l'incontro, oltre a fare chiarezza sulla normativa in materia, saranno presentati i primi risultati della sperimentazione in corso, tra le prime in Italia e con la collaborazione dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna, per la valutazione del rischio  microbiologico e chimico legato alle varie fasi di allevamento degli insetti prodotti da Ruggeri. Lo studio pilota ha come obiettivo la definizione di tutte le analisi necessarie all'autorizzazione al commercio secondo il principio precauzionale richiesto dalla normativa europea.

Gli insetti rappresentano un'alternativa importante dal punto di vista nutrizionale, grazie alle loro proteine di alta qualità, paragonabili a quelle fornite dalla carne e dal pesce.

L'allevamento di insetti prevede anche un minore impatto ambientale rispetto all'allevamento di carne e pesce. Sempre secondo la FAO, gli insetti hanno un’alta efficienza di conversione nutrizionale. In media, possono convertire 2 kg di mangime in 1 kg di massa, mentre un bovino necessita di 8 kg di cibo per produrre l’aumento di 1 kg di peso corporeo.