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PTPCT 2018 2020; azioni concrete per migliorare i processi aziendali

Pubblicato il 05/02/2018 - Redattore Ribani Luca
“La corruzione agisce con furbizia e si previene con l’intelligenza e non con il mero adempimento burocratico”. Un piano programmatico e pragmatico per passare dall’atto burocratico alla creazione di senso nella prevenzione della mala gestione; ecco il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza.

Uscire dai paradigmi dell’adempimento burocratico e proporre la conoscenza come leva del cambiamento per contrastare l’insorgere della corruzione.

Ed è proprio dalla conoscenza dei contesti, della evoluzione dei modelli organizzativi, dell’azienda e dei suoi processi primari clinico assistenziali e amministrativi di supporto e dei meccanismi di funzionamento che il PTPCT crea i presupposti per agire concretamente la prevenzione dei rischi che si originano dal “non fare ciò che si deve fare”, dall’utilizzo inappropriato delle risorse e dei beni e dall’abuso della propria posizione.

Il presupposto del Piano è una analisi approfondita dei contesti per interpretarne le dinamiche e fornire evidenza dei diversi livelli di esposizione al rischio corruzione a cui sono esposti i processi aziendali nelle loro diverse fasi e prevenire, all’interno dell’organizzazione, i malfunzionamenti intesi in senso ampio e non solo limitati agli aspetti giuridici.

Il Piano è la principale misura organizzativa di trattamento del rischio e dalla sua puntuale attuazione dipende la possibilità di ridurre efficacemente la probabilità del manifestarsi di eventi avversi; per la sua compiuta realizzazione è indispensabile definire strategie di coinvolgimento dei professionisti e degli interlocutori esterni, sia in fase di impostazione che di implementazione e realizzazione, prevedendo specifiche iniziative di sensibilizzazione, formazione e comunicazione.

Il PTPCT tralascia concetti astratti per contrastare il manifestarsi dei processi di disgregazione che si manifestano nella perdita di valori e etica comuni e che ostacolano la realizzazione delle finalità dell’Azienda. Lo fa partendo dalla adozione di misure che spaziano dal controllo, alla trasparenza, alla promozione di valori, alle iniziative formative, di sensibilizzazione e partecipazione per arrivare alle semplificazioni organizzative dei processi e procedimenti.

Misure che, proprio per il “filo rosso” che corre tra l’individuazione dei processi maggiormente esposti e il trattamento dei rischi, devono essere caratterizzate da realizzabilità, sostenibilità e verificabilità.

La realizzazione del PTCPT trova nella organica integrazione con il Piano Performance, l’opportunità di tradurre le azioni previste in obiettivi organizzativi ed individuali attraverso la corretta definizione di responsabilità, modalità e tempi indicati nel sistema di monitoraggio.

Il PTCPT è per sua natura dinamico, deve essere in grado di adattarsi e recepire i “segnali” che provengono dai contesti di riferimento, al di là dei momenti istituzionali della consultazione pubblica.

Proprio per questo, tutti gli interlocutori sia interni che esterni all’Azienda, possono portare i loro contributi e suggerimenti o richiedere chiarimenti scrivendo direttamente all’indirizzo prevenzione.corruzione@ausl.bologna.it.