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Maxillo facciale, due nuovi ambulatori in Montagna

Pubblicato il 04/12/2017 - Redattore ventur9
Dal 4 dicembre, alla Casa della Salute di Vergato e dal 19 a Porretta, l’eccellenza del Bellaria direttamente in Appennino
(Archivio Ausl Bologna - Foto P. righi)

Patologie traumatiche, malformative, dismorfiche ed oncologiche del massiccio facciale e del cavo orale, neoformazione cutanee del volto, patologie infiammatorie dei mascellari o semplici sinusiti, sia in età adulta che pediatrica, sono le patologie di cui si occuperà l’Ambulatorio Maxillo Facciale attivo dal 4  dicembre alla Casa della Salute di Vergato e dal 19 a Porretta.
 
Saranno 5 chirurghi dell’unità operativa di Chirurgia Maxillo Facciale dell’Ospedale Bellaria diretta da Anna Maria Baietti che si sposteranno per andare a Vergato e a Porretta. Agli ambulatori si accede tramite prenotazione a CUP e garantiranno all’inizio 40 prestazioni al mese, incrementabili in futuro. Ad oggi sono circa 700 all’anno le persone residenti in Appennino che per effettuare una visita ambulatoriale Maxillo facciale sono costrette ad arrivare fino a Bologna. Dal 4 dicembre potranno eseguirla comodamente a Vergato e dal 19 anche a Porretta senza rinunciare alla expertise dei professionisti del Bellaria. Qualora la vista evidenziasse un problema più complesso, il paziente sarà preso immediatamente in carico e gli saranno prenotati tutti gli accertamenti e le prestazioni necessarie per trattare la sua patologia, compreso l’intervento della Chirurgia Plastica e Ricostruttiva che opera in stretta sinergia con la Chirurgia Maxillo facciale. Presso l’ambulatorio di Vergato e di Porretta sarà possibile effettuare tutte le visite preparatorie e poi quelle di controllo evitando scomodi spostamenti.
 
“L’attivazione di questi ambulatori - commenta Anna Maria Baietti, direttore della Chirurgia Maxillo Facciale dell’Ospedale Bellaria - si inserisce nel piano riorganizzazione dell’assistenza territoriale ed ospedaliera in Appennino bolognese recentemente approvato dal Comitato di Distretto. È un tipico esempio di integrazione tra il territorio e l’ospedale per una medicina di iniziativa che comporta la vicinanza ai luoghi più lontani e disagiati così come sottolineato anche dal Piano Sociale Sanitario regionale recentemente redatto. Ancora di più quando si tratta di una attività di prevenzione nei confronti delle patologie infiammatorie dei mascellari, di cui si assiste un incremento negli ultimi anni, e  per le patologie neoplastiche o pre-neoplastiche che, se intercettate precocemente, consentono di essere trattate con interventi meno invasivi. La Casa della Salute di Vergato e l’Ospedale di Porretta saranno pertanto un punto di riferimento per la  prevenzione e la promozione della salute orale in età pediatrica ed adulta .”