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Alzheimer. Il Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze dell’Istituto Scienze Neurologiche di Bologna partecipa a Interceptor.

Pubblicato il 16/09/2019 - Redattore Di Nicolo Simona
Il progetto promosso dal Ministero della Salute e da AIFA per una diagnosi precoce della malattia

Si chiama Interceptor ed è un progetto promosso dal Ministero della Salute e da AIFA, con l’obiettivo di identificare dei biomarcatori capaci di predire lo sviluppo dell’Alzheimer nella popolazione di persone che presentano già un lieve declino cognitivo. Il Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze della Clinica Neurologica dell’ISNB, diretta da Rocco Liguori, è uno dei centri reclutatori. 

In Italia sono oltre 700.000 le persone anziane con disturbi cognitivi lievi. Parte di questi progrediranno ad una forma di demenza, per lo più Alzheimer, nei prossimi 3 anni. La Malattia di Alzheimer rappresenta la più frequente patologia neurodegenerativa e ogni anno conta più di 7 milioni di nuove diagnosi.  Ad oggi non esistono farmaci in grado di fermarla o farla regredire ma la ricerca scientifica ha dimostrato che per molti anni la malattia può non manifestare sintomi. Per questo è importante focalizzarsi sulla diagnosi precoce e individuare quei biomarcatori in grado di predire la conversione verso la malattia di Alzheimer, per poter individuare terapie farmacologiche in grado di agire tempestivamente. “Il progetto è attivo e si stanno selezionando i possibili candidati – spiega Sabina Capellari –  responsabile clinico del progetto”. Per informazioni è possibile telefonare allo 051-4966965, il martedì e il mercoledì mattina dalle 10 alle 11.