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Aggressioni negli ospedali, ieri l'incontro in Regione con i sindacati Confederali, della Funzione Pubblica e dell'Intersindacale medica. L'assessore Venturi: "Al lavoro su Linee di indirizzo che rafforzino le azioni già in campo e ne introducano di nuove

Pubblicato il 11/09/2019 - Redattore ventur9
Pronti ad investire risorse per contrastare insieme il fenomeno con tutti gli strumenti possibili" - (Fonte: Regione Emilia-Romagna)
Foto: Regione Emilia-Romagna

Il documento, che definirà contenuti, modalità e obiettivi uniformi per tutto il territorio regionale, sarà aperto al contributo delle Organizzazioni sindacali. Tra i punti condivisi, la necessità di potenziare la formazione del personale, di avviare una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini e di individuare strumenti di maggior tutela per gli operatori sanitari e gli utenti

Ridurre il rischio di aggressioni sul luogo di lavoro per medici, infermieri e operatori sanitari, a partire dai reparti psichiatrici e dai Pronto soccorso - le aree che risultano maggiormente esposte - ma senza tralasciare alcun servizio e nessuna struttura sanitaria: un obiettivo a cui Regione e sindacati continuano a lavorare insieme.

È di ieri pomeriggio l’incontro, in viale Aldo Moro, tra l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e le Organizzazioni sindacali, nel quale è stato ribadito l’impegno comune per contrastare con tutti gli strumenti possibili gli episodi di aggressione al personale sanitario. Le Regioneè disponibile ad investire le risorse finanziare necessarie, proseguendo gli investimenti fatti negli anni passati dalle Aziende sanitarie nel settore della sicurezza.

Per raggiungere questo obiettivo non si parte da zero. I Servizi della Regione sono già al lavoro per la definizione di Linee di indirizzo che saranno condivise ed aperte al contributo delle Organizzazioni sindacali, con uno specifico obiettivo: rafforzare le azioni già introdotte dalle Aziende sanitarie in tema di sicurezza e vigilanza e mettere a sistema per il prossimo triennio una serie di interventi (tecnologici, strutturali, organizzativi e di formazione), uniformi in tutte le strutture sanitarie della regione, a partire daquelle a maggior rischio, per contrastare  e contenere il fenomeno delle aggressioni. E in questa direzione il contributo che potrà arrivare dalle Organizzazioni sindacali sarà molto importante.

“Lavoriamo con un obiettivo comune- sottolinea l’assessore Venturi- perché è chiaro che il fenomeno va fronteggiato con tutti i mezzi possibili, per rispettare la dignità non solo del personale, ma anche dei cittadini, che hanno diritto di lavorare e di frequentare le strutture sanitarie con la massima tranquillità. Ma non partiamo adesso: le Aziende sanitarie sono già al lavoro su più fronti, a partire dal potenziamento delle attività di vigilanza e dei sistemi di sicurezza, e con progetti virtuosi e innovativiche sembrano funzionare, come l’inserimento di personale volontario nelle sale d’attesa del Pronto soccorso. E proprio sul rinnovamento e il potenziamento dei Pronto soccorso- aggiunge l’assessore- abbiamo fortemente investito, con un piano ad hoc che stanzia per il solo 2019 7 milioni di euro per l’assunzione di nuovo personale medico e infermieristico. E continueremo a farlo a tutela della qualità del Servizio sanitario pubblico e dei suoi operatori”.

Da parte della Regione è stato anche ribadito l’impegno a destinare risorse per la formazione volontaria degli operatori, con corsi specifici per la prevenzione all’aggressività dei pazienti. Sempre assieme alle Organizzazioni sindacali,si lavorerà inoltre per una campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini.