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Seminare coesione, è arrivato il raccolto di primavera

Pubblicato il 06/06/2019 - Redattore De Frenza Francesca
I frutti dell’orto urbano alle Cucine Popolari di Roberto Morgantini

È arrivata la primavera anche nell’orto “Seminare coesione” all’Ospedale Maggiore di Bologna e, a raccoglierne i frutti, oggi c’erano Enrico Paolo Raia, Presidente dell’Associazione Andromeda, e Roberto Morgantini, Vicepresidente di “Piazza Grande” ed ideatore di “Cucine popolari”, recentemente nominato Commendatore "Per il suo prezioso contributo alla promozione di una società solidale e inclusiva" dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

L’orto urbano, inaugurato lo scorso 12 settembre, ha un’estensione di 12 metri quadrati, distribuiti in 10 contenitori in legno, appositamente trattati per la coltivazione, e ospita piante aromatiche e varietà vegetali stagionali. Tre panchine, una fontana ed un percorso pedonale dedicato, accessibile anche ai disabili, completano l'installazione verde, uno spazio rilassante e di socializzazione a disposizione di cittadini e operatori dell’Ospedale.

L’orto del Maggiore è il secondo step del progetto Seminare Coesione.

Il primo, infatti, è stato avviato presso il Policlinico di S.Orsola, dove, in sei contenitori in legno, trattati per resistere all’umidità, nel prato tra il padiglione 4 di Ginecologia e Ostetricia e il viale centrale del Policlinico, vengono coltivati basilico rosso e prezzemolo, pomodori, zucchine, melanzane ma anche cetriolo cinese, erba cedrina e peperone quadrato insieme ad erbe aromatiche e piante anche insolite. L’allestimento e la manutenzione sono a cura dall’associazione Andromeda con il supporto tecnico degli studenti dell’Istituto Serpieri, mentre i giardinieri del Sant’Orsola hanno esteso all’orto l’impianto di irrigazione automatica presente sul prato.

Un altro orto urbano è presente anche all’Istituto Ortopedico Rizzoli già dalla scorsa primavera, grazie al progetto “I profumi del Chiostro” ideato in collaborazione con la Scuola Ospedaliera (Istituto Comprensivo 19): i piccoli pazienti e le loro famiglie vengono coinvolti nell’osservazione delle principali fasi di crescita delle piante e nell’esperienza diretta di travaso e innaffiatura nel Chiostro dell’antico convento di San Michele in Bosco, sede storica del Rizzoli. Con le sue piante sempreverdi, aromatiche, da frutto, e i significati simbolici dei suoi elementi architettonici, il pozzo, i canali, i viali, il Chiostro medievale offre una cornice eccellente per sperimentare il valore terapeutico e culturale degli spazi verdi per il benessere dei pazienti ricoverati e del personale che insieme alle insegnanti collabora al progetto, sinora sostenuto da Rekeep, Agriverde, Biotecnica, Laboratorio Ortopedico Monzali, e da oggi in rete con gli altri ospedali bolognesi in Seminare Coesione.