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Psicoradio - Palestina: vivere nella malattia della guerra

Pubblicato il 16/05/2019 - Redattore ventur9
Psicoappuntamento - Mozart 14: un pianoforte silenzioso nella notte bolognese – 25 maggio, Piazza Santo Stefano
Fadwa Tuqan (Foto di Eroica Fenice)

Saròfelice di morire nel mio paese,

Diessere sepolta e sciolta sotto la mia terra.

Ungiorno risorgerò sotto forma di un’erba.

O diun fiore che verrà gentilmente carezzato

Dallemanine di un bambino del mio paese.

Saròfelice e soddisfatta di rimanere,

Nonimporta se sotto forma di un’erba o di un fiore,

Nelgrembo benigno del mio paese.

“Felice nel suo grembo”

(di Fadwa Tuqan, poetessa esaggista palestinese - Nablus, Palestina 1/3/1917 –Nablus, Palestina 12/12/2003)

Con laPalestina nel cuore, Psicoradio parla della fragile tregua recentemente raggiuntain quelle terre e lo fa puntando l’attenzione sui danni che la guerra continuaa provocare nelle menti di uomini, donne e bambini che vivono una situazione dicostante paura.

“Il70% della popolazione di Gaza è costituita da rifugiati. Quindi parliamo di 12anni di blocco, durante i quali ci sono state tre operazioni militari su largascala”. E’ così che uno dei fondatori di Gaza Mental Health, la fondazione chesostiene il Programma di salute mentale nella comunità di Gaza, descrive, aimicrofoni di Psicoradio, la situazione di una popolazione che vive, tral’altro, depressione, lutto e perdita del lavoro.

Ancora,Luisa Morgantini, presidente di Asso Pace Palestina, spiega che “La Palestina èun luogo di grandi ingiustizie: è un popolo a cui sono state tolte la loroterra e le loro case” e a lei, Psicoradio chiede come sia possibile che unpopolo che ha subito secoli di persecuzioni, sia capace a sua volta diinfliggerle ad altri.

“Ilpopolo israeliano è diviso ormai in due: c’è chi dice persecuzione mai più anessuno, e questi sono gli ebrei che vogliono vivere nella terra con ipalestinesi senza cacciarli. Chi invece dice persecuzione mai più a me questiinvece sono gli ebrei estremisti, dove l’altro non esiste più, ma esisto soloio. Questi non vogliono vivere con i palestinesi perché la terra promessa èsolo loro”, così risponde Morgantini, ricordando le parole di un suo amicoebreo.

L’altrotema dibattuto in questa puntata sono le due recenti aggressioni, di cui unamortale, avvenute a Manduria e a Bologna a danno di persone con disagiomentale.

Sulla vicendadi Manduria, in cui è morto Antonio Stano, l’Unasam, l’Unione nazionale delleassociazioni per la salute mentale, ha scritto una lettera aperta con cui chiedel’apertura di una inchiesta interna ai servizi di salute mentale e ai servizisociali della Asl di Manduria. Psicoradio si unisce a queste parole e mantienealta l’attenzione su casi come questi, per ribadire che le persone con disturbomentale sono più spesso vittime, che autori di azioni violente.

Psicoappuntamento

25maggio ore 21 - Mozart 14: un pianoforte silenzioso nella notte bolognese

Unpianoforte silenzioso suonerà nella notte bolognese sabato 25 maggio alle 21 inpiazza Santo Stefano a Bologna, dove l’associazione Mozart 14 organizza, con YamahaMusic Italia, il “Yamaha Silent Wifi Concert”, udibile solo attraverso cuffiespeciali.

L’eventoè ad ingresso gratuito e le donazioni raccolte in quest’occasione sarannodevolute al progetto Tamino, attraverso il quale, dal 2006, l’associazioneMozart 14 porta la musica nei reparti pediatrici e neonatali degli ospedali.

 Puoi ascoltare Psicoradio a:

BOLOGNARadio Città del Capo domenica alle 13.15

MILANO,BRESCIA, MANTOVA, SONDRIO, PIACENZA, PARMA, CREMONA, PAVIA,

ALESSANDRIA,VERCELLI, NOVARA, VARESE, COMO, BERGAMO Radio Popolare - mercoledì alle 21 

TORINORadio Flash - giovedì alle 15.00 e alle 20.00

TORINO,CUNEO Radio Beckwith - mercoledì alle 1.30

BOLZANORadio Tandem - giovedì alle 9.40

ROCCELLARadio Roccella Ionica - lunedì alle 11.00

MESSINARadio Street Messina - martedì e giovedì alle 11

o riascoltaretutte le puntate dal sito web.