Cerca

Piacere, Sonia

Pubblicato il 16/04/2019 - Redattore ventur9
Presentata l’equipe di promotori di salute per gli abitanti di Piazza dei Colori

Sonia Ferrari, Roberta Pancaldi e Nicola Gabella, un’infermiera e due assistenti sociali, una piccola équipe che assicurerà una presenza costante, per cercare insieme agli abitanti della piccola comunità di Piazza dei Colori soluzioni concrete e tempestive ai problemi di salute e socialità.

Si tratta di un progetto sperimentale dell’Azienda Usl di Bologna e del Comune – Area Welfare e Promozione del Benessere di Comunità, in collaborazione con il Quartiere San Donato San Vitale, attivo da aprile e dedicato specificatamente ad una comunità, circa 1.000 persone, per migliorare la rete di relazioni sociali e contrastare il peggioramento delle condizioni di salute a causa della diminuzione del potere di acquisto delle famiglie e della difficoltà ad orientarsi nella rete dei servizi sociali e sanitari. Per andare incontro a queste persone è stato pensato un servizio di massima prossimità e integrazione tra il servizio sanitario e sociale.

Sonia, infermiera, lavora tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, in Piazza dei Colori, supportata da due assistenti sociali del Comune, Roberta e Nicola, per affrontare al meglio i problemi di salute delle persone della zona. L’obiettivo è conoscere le famiglie e i loro bisogni, essere riconoscibili dai residenti per svolgere un ruolo di orientamento e accompagnamento alla fruizione dei servizi, e interfacciarsi con le associazioni che lavorano su quel territorio per progettare insieme iniziative di promozione della salute.

Lo studio di questa micro-equipe è al civico 26 di Piazza dei Colori, accanto a quello del Medico di Medicina Generale, ma la maggior parte del tempo Sonia lo trascorrerà insieme alla comunità, nelle case e nei luoghi di aggregazione. I residenti di Piazza dei Colori potranno contattarla chiamandola direttamente sul cellulare, incontrandola in Piazza, informalmente o durante le iniziative organizzate, oppure recandosi negli orari di apertura presso il Portierato Sociale, uno spazio comunitario recentemente aperto grazie ad un bando del Quartiere San Donato San Vitale, gestito da un gruppo di associazioni.

Le storie di Sonia
Amina (nome di fantasia) è madre di tre figli, lavora come addetta in una impresa di pulizie e con il suo reddito mantiene tutta la famiglia. Da anni soffre di un problema alla colonna vertebrale che le causa ciclicamente una grave lombosciatalgia, tale da non riuscire a camminare. La terapia, in questi momenti di crisi, comprende anche iniezioni. L’ultima volta che Amina è stata male ha dovuto ricorrere ad amici e conoscenti che, per cortesia, le hanno fatto le iniezioni, ma per raggiungerli ha dovuto spostarsi e questo le ha creato molto dolore e disagio. Amina non sapeva dell’esistenza di un servizio infermieristico presso la Casa della Salute di via Beroaldo, in grado anche di intervenire a domicilio. Amina ha diritto ad accedere a questi servizi gratuitamente, ma per farlo ha evidentemente bisogno di qualcuno che la indirizzi correttamente e attivi la rete perché la prenda in carico. Di tutto questo si occupa Sonia.

Alceste (nome di fantasia) vive al terzo piano senza ascensore e non ce la fa più a scendere e salire le scale, data la sua età e i suoi malanni. Una nipote gli faceva la spesa, ma adesso è andata a vivere in Germania. E’ necessario aggregare e coordinare una rete di solidarietà intorno al signor Alceste. L’equipe di promotori di salute, Sonia, Roberta e Nicola, insieme alle associazioni del territorio con il Centro Sociali Anziani “Croce del Biacco” come capofila, sta lavorando ad un progetto previsto nei Piani di Zona, per formare e coordinare un gruppo di volontari che si occupi di supportare le persone di questa zona per i piccoli problemi quotidiani, che sappiamo avere un grande ruolo sulla salute delle persone.

Ci sono molte famiglie con figli piccoli a Piazza dei Colori accomunate da preoccupazioni simili sulla crescita dei figli, la loro salute, le loro frequentazioni, le opportunità da poter offrire loro. Compito dell’equipe in questo caso è di favorire la creazione di un gruppo di auto-mutuo-aiuto per condividere tra pari le proprie esperienze e diventare consapevoli dei propri bisogni. E’ sempre compito dell’equipe svolgere un efficace collegamento con la rete dei professionisti con competenze sanitarie e sociali come l’ostetrica, o lo psicologo dell’età evolutiva, ma anche, con operatori delle associazioni e delle istituzioni per facilitare, ad esempio, la pratica sportiva dei bimbi attraverso la partnership con una società sportiva della zona.