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Bordeline. Con uno strato di pelle in meno

Pubblicato il 07/02/2019 - Redattore ventur9
"Bologna si prende cura": Psicoradio è mediapartner
Sede Dipartimento di Salute Mentale

Persone con comportamenti che possono irritare, causare preoccupazioni o apparire incomprensibili, qualcuno che si arrabbia, chi si mette in pericolo o si fa del male, in modo incomprensibile. Si tratta forse di persone con disturbo borderline, molto più sensibili alle emozioni e suscettibili anche ai più piccoli cambiamenti, come se avessero “uno strato di pelle in meno”.

 
E’ un disturbo di cui si sente parlare sempre più spesso ed “E’ caratterizzato da relazioni instabili, da tentativi di evitare l’abbandono reale o immaginario, da sentimenti di vuoto, da un’instabilità affettiva, da crisi di rabbia o perdita di controllo, da una grande impulsività, da gesti autolesivi, da alto rischio di suicidio e da ideazioni paranoiche”. 

Ne parla, a Psicoradio, la psichiatra Maria Grazia Beltrami che, in collaborazione con la regione Emilia-Romagna, coordina un progetto sui disturbi di personalità per il Dipartimento di Salute mentale dell’Azienda USL di Bologna. Il disturbo borderline non è di facile definizione, tanto che, saltuariamente, molti di questi comportamenti possono essere presenti anche in assenza di diagnosi e, inoltre, nonostante la definizione sia così ampia, “si devono presentare in modo stabile almeno 5 criteri, tra quelli che ho elencato” per poter parlare di disturbo borderline in un adulto.

Come comportarsi con una persona con disturbo borderline? Sempre secondo Beltrami sono persone che vanno ascoltate, poiché la manifestazione di uno dei criteri è un segnale di disagio, che ha il significato di una richiesta d’aiuto”.

Bologna si prende cura - Psicoradio è mediapartner

 Psicoradio è media-partner di “Bologna si prende cura”, i tre giorni del Welfare che si terrà dal 28 febbraio al 2 marzo, e ogni giovedì di febbraio, alle 13.30, su Radio Città del capo, ci saranno puntate speciali sul welfare, con interviste agli assessori di grandi città: da Bologna, a Milano, a Torino.

Si comincia da oggi 7 febbraio con l’assessore Giuliano Barigazzi, per parlare di come aiutare chi ha più bisogno, perché una città solidale è una città più sicura.